La musica di sottofondo, a parte le pratiche specifiche dove si usano musica e canto, aiuta ad entrare in uno stato di rilassamento, che può essere utile magari all’inizio delle seduta per predisporsi ad una migliore condizione per la pratica. Ma l’abitudine ad avere un sottofondo musicale durante le lezioni di yoga, non favorisce certamente le esperienze di ascolto di sè più profonde e meditative.
Le nostre percezioni devono diventare interiori, invece la musica tende a mantenere la nostra attenzione fissata verso l’esterno, producendo sì uno stato di rilassamento corporeo, ma che non ha nulla a che vedere con l’esperienza vera dello yoga.
E’ lo stesso discorso dello specchio per controllare l’esattezza della posizione: all’inizio può essere forse utile, ma lo scopo ultimo è quello di diventare consapevoli dell’atteggiamento del nostro corpo senza l’uso della vista, ma utilizzando gli occhi della mente che ci permettono l’interiorizzazione e la percezione degli effetti più profondi della pratica.